Hamlet/Amleto
(menzione speciale XI festival internazionale di regia teatrale premio “FANTASIO PICCOLI”- Lanciano 2008)

Riduzione e riadattamento teatrale di Marta Ricci
da W. Shakespeare – traduzione di E. Montale

Regia di Marta Ricci

con
Francesca De Dominicis, Leonardo Falasco, Andrea Fazio, Samuel Gardner,Patrizia Petetta.

Musiche di Leonardo Falasco (chitarra elettrica)
Montaggio immagini di Enza Scarangella
Foto di Michele Lamon

Parole e testo di Shakespeare vengono ripresi fedelmente (alcune parti in lingua originale) ma subiscono un nuovo montaggio creando una storia plasmata sugli attori e che dunque si discosta dall'originale ma di cui ne conserva tutta l'essenza primigenia. Il giovane protagonista ci costringe ad una rilettura del dramma shakespeariano riversandoci nel complesso e problematico mondo interiore post adolescenziale, fatto di molteplici sfaccettature di cui gli altri personaggi non sono che l'incarnazione; il suo è un percorso di crescita che inizia dal senso di smarrimento scaturito dallo “spettro” della sua anima e delle sue dinamiche di relazione: l'amicizia, l'amore, l'esser figlio ma non ancora adulto e maturo. Le parole del fantasma shakespeariano, messe in musica dal giovane chitarrista, ne traducono l'angoscia e lo sgomento. Amleto cerca l'assopimento di ogni dissidio rifugiandosi nei retaggi dell'infanzia, ma nel suo cuore albergano tensioni e sentimenti contrapposti: da un lato la dimensione istintuale che incede con un ritmo più caotico e violento, lo conduce verso la rabbia e la ribellione, dall'altro, la dimensione più speculativa e riflessiva che ortogonalmente avanza con un ritmo più cadenzato, sembra spingerlo ad una sorta di regressione o soffocamento delle emozioni.